
Lo studio
Gli esperti hanno osservato quasi 10 mila utilizzatori di analgesici e oltre 92 mila casi di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca (o scompenso) in 4 paesi europei – Italia, Gran Bretagna, Germania, Olanda – e hanno incrociato tra loro questi dati. I ricercatori hanno così evidenziato l’esistenza di un nesso tra uso di analgesici e rischio cuore, in particolare per nove principi attivi (diclofenac, ibuprofene, indometacina, ketorolac, naproxene, nimesulide, piroxicam; infine etoricoxib e rofecoxib).Gli studiosi hanno stimato che l’uso di questi farmaci nei 14 giorni precedenti è associato mediamente a un rischio di ospedalizzazione del 19% maggiore. Ogni analgesico, inoltre, è associato a un rischio diverso che cambia a seconda del dosaggio. Gli esperti sottolineano che medici e pazienti dovrebbero tener conto del rischio cardiovascolare quando rispettivamente prescrivono e utilizzano analgesici. Poiché ogni potenziale aumento di rischio potrebbe avere un profondo impatto in termini di salute pubblica, i risultati di questo studio potrebbero aiutare a informare sia la pratica clinica, sia le attivita regolatorie.
